mercoledì 3 dicembre 2014

La ho stra volta, cazzo me ne frega ?

Ricordo affranto di questa serata, svanita, con la pioggia battere sui vetri.
Nella mia testa, scavo, setaccio come per trovare l'oro ma soltano lacrime riesco a portare a galla.
chissà se posso fonderle con la pioggia e donare un sorriso a chi almeno sa correre sotto il temporale ?
Dalla fine all'inizio e poi ancora alla fine, le mie emozioni sono troppo rapide per essere assecondate, uno sputo quando m guardo riflesso nello specchio.

Ore due, mi alzo e grido: "Cristo!" Sono violento, sono paranoica, questa volta la ho fatta grossa.
Scrivo di cose che non so fare, di soldi che non so guadagnare,
Scrivo di rocce che vedo negli occhi altrui, sguardi che mi sgretolano,
Scrivo dei tuoi capelli e del tuo sapore che mi fa gridare: "Vivo".

Ore tre, sogno la tua voce svegliarmi e sussusarmi: "Vieni, fammi tua" mentre pieghiamo al nostro volere la notte.
Sogno della casa che non ho, delle promesse che ho fatto,
Sogno della roccia che vorrei essere e dell'invidia che vorrei fare provare,
Sogno ancora i tuoi capelli che mi calmano, un sorriso, finalmente mi addormento.

A capo chino ripenso al passato, agli errori, ai danni che ti ho fatto, una vita di rimorsi altrochè. Me la sono cercata ? Giuro, non lo so.
Te lo meriti ?
Merito l'inferno
Ripetitivo ed usclusivo, tutto per me, con la solita domanda a farmi da coperta:" Che sarà di noi?"
Fino ieri non mi davo risposta ma oggi mi sono svegliato con la risposta stampata nella testa.
Siamo diventati grandi ormai, Siamo ancora qui ma sento il peso della colpa trafiggermi il ventre.

Venderei il cuor per vederti felice di noi due.
Venderei il cuore, davvero.

venerdì 7 novembre 2014

La storia dei perchè

Ufficialmente: viva gli incubi.
Oppure, vivo gli incubi ? O peggio, viva gli incubi che sto vivendo ?

Di cosa posso narrare una mattina come questa, con gli occhi stanchi e tanta voglia di gridare ?

Non credevo che la leggerezza potesse causare tanto, comunque penso sia sempre giusto pagare i propri sbagli.

Anche se non credo nella giustizia o nella legge mi sarebbe piaciuto sperare in una legge che, in questi casi, regolasse il da fare.

Un po' come quando mi rifugiavo sotto le coperte.

Un po' come quando mi dici di stare zitto, ora sentirei soltanto, stai tranquillo. Sono qui io.

Perché sognare non è mai costato troppo.

Perché piangere non è mai costato poco.

Perché piango spesso e sogno poco ?



venerdì 19 settembre 2014

Una delle cose che mi fa più male e che continua a colpirmi fortissimo anche oggi è quando la gente pensa che io agisca nel peggiore dei modi.

Nei peggiori dei modi, con cattiveria odio ed egoismo.

Perchè ?
Perchè se fosse vero, che razza di persona sarei ?

giovedì 4 settembre 2014

i miei sbagli

La pioggia ha il vantaggio di tenerti chiuso in casa ammenoche tu non sia tra quelli che ama uscire con la pioggia o comunque beccarsi secchiate d'acqua malsana, tuttavia per una strana casualità o per qualche cazzata commessa nel passato, è proprio quando fuori piove che io ho voglia di uscire ed è proprio quando fuori splende il sole che io vorrei rinchiudermi all'interno di casa mia a guardare i vetri madidi.
Del resto, in ogni caso e comunque, l'estate è una bella merda ed è finita, nei migliori dei modi.
Con 18 gradi il primo giorni di settembre.

Oggi stavo valutando la questione dell'essere bambini, chi e cosa spinge le persone ad esserlo e giudicarne altre.
Io dal canto mio, suppongo ci siano svariati fattori imprescindibili per il quale tu possa essere considerato un bambino, eppure tu funzioni.
Nei tuoi panni non funzionerei e striderei sicuramente come una vecchia macchina.
Che cosa è allora la realtà dei fatti ? Sotto sotto sei un bambino ma ti senti abbastanza superiore agli altri e puoi giocarti le carte che preferisci ?
Sotto sotto, ancora più sotto, sei uno dei tanti che ha saputo crearsi un personaggio sfruttando una qualche abilità ?
In entrambi i casi, mi fai schifo, ti rinnego, sono felice di essere sbagliato e brutto e non nego di invidiarti.

Il tema delle maschere è ogni giorno più vivo nella mia vita, non voglio fare come quando avevo 15 anni ed ero un bambino, che citavo poeti e filosofi di cui avevo letto si e no l'indice o la bibliografia o la pagina di wikipedia, non voglio quindi citare la maschera di xxx perchè probabilmente il concetto della maschera è insito dentro di me ancora prima di leggere Pirandello, cazzo, ho sbagliato ( di nuovo ) e non mi vergogno di vantarmene, per me Pirandello non è un cazzo.

Stiamo divagando al paragrafo 3, meglio tornare sulla giusta strada.

Mi chiedo, perchè non ho saputo sfruttare - o migliorare - una mia dote al punto di potermi creare un personaggio da utilizzare quando la vita diventa amara ?!
Perchè da bambino ho giocato con troppi lego e da addolescente ho giocato a fare il grande e ho perso ogni possibilità di crearmi il mio personaggio da sfoderare nelle situaizoni più redditizie.
Ho studiato le tue mosse, non hai paura di nasconderti ma sai che è quello che serve, come l'essere schivo, ho capito che cosa ti serve per sentire che stai facendo il tuo lavoro come si deve, ho capito di non essere in grado di portare avanti una farsa così grande perchè sono convinto che le mie scelte seppur laceranti e sconclusionate sono semplicemente giuste.

Ho saltato quella fase della mia vita, ora sono grande e nel mio passato non c'è addolescenza, forse è per questo che in un certo senso la vivo ora.
Sono grande e molto più forte di quello che penso ma vivo l'addolescenza emotiva che avrei dovuto vivere a tempo debito quando tu hai imparato a conoscere le persone, sprovvisto di forza, ti sei messo in gioco sapendo che non avevi nulla da perdere come quella storia su Pasolini, ti sei messo in gioco sfidando chi più forte di te, tanto sai e sappiamo e forse avrei saputo quale è il destino comune e che in realtà non c'è nulla da perdere, solo da guadagnare.

Alla fine, è giusto così.

"Sono che io ho sbagliato, non me ne sono accorto e sono andato avanti."






Con un omaggio ad un caro amico

mercoledì 3 settembre 2014

Distanti



Ricordi, di quella bella sera / in cui stesi guardavamo quelle stelle non cadere mai / di nuovo, abbiamo preso il sole con la scusa di / dimenticare di stare male / e di nuovo, ore e ore a ricordarci che ormai / ormai siamo distanti / e poi le lacrime ed una cena fredda nella piazzola / che poi a noi piace così.






Conoscere il nome di tutti i pelini non è facile, capire quando soffrono o sono malati con uno sguardo veloce è impossibile ma eri capace.
So che oramai il peso delle mie parole e dei miei modi di fare ha subito un vertiginoso cambiamento della gravità, di colpo su un'altro pianeta ed è sicuramente il caso di apprendere come si respira in assenza di ossigeno.
Il mondo è pieno di cose incredibili, spero di potercela fare.
So che è più facile vivere in apnea che imparare come si respira un altra aria.
Il fatto che la prospettiva è la stessa, si muore in entrambi i casi.
Preferisco morire provandoci o non provandoci ?
La verità è che avrei non voluto scegliere.
Ora vorrei che le attenzioni a te riservate siano vere, genuine perchè è quello che meriti.
So che probabilmente non è così, anzi, non lo so, lo spero e basta sotto sotto.
Vorrei che però fossero vere in modo da tornare a ricordare il tuo sorriso.
E' una delle cose più belle che ho visto negli ultimi 4 anni.
Ci sono momenti nella vita in cui bisogna prendere una forte decisione, piena di coraggio, c'è chi si butta da un aeroplano con un paracadute o da un ponte con un elastico o chi prova la fatica di una salita in bicicletta, tutto per dimostrare di avere coraggio.
Ci sono momenti nella vita in cui bisognerebbe dimostrare davvero di avere il coraggio, non sono contemplati, non sono considerati, quasi come fossero più semplici di un salto nel vuoto.

Mi getterei mille volte da un aeroplano, ora.

martedì 2 settembre 2014

il coraggio di affondare la fredda lama sulle mie dita non mi è mai mancato e anche non devo è giusto che vada anche se non so dove oltre che per quanto.
E se poi non mi sento in pace con me stesso posso sempre affondare più forte la lama.

lunedì 18 agosto 2014

un salto nel vuoto

Che forse sai, è il caso che dalla cima della montagna io mi metta a caderePer metri e metri senza mai toccare la terra con le mani, nemmeno un sasso appuntito
Che forse sai, è il caso che io la smetta di crederci
Tanto lo sai, è finita e non ha nemmeno più senso continuare.

Dai, anche a quella festa mi sono ubriacato, speravo di non pensare a no
Invece ero tra l'erba come quella volta che ci siamo conosciuti
Anche se questa volta c'erano le lacrime a solcarmi il viso

Giuro che, questa volta è l'ultima volta che sbaglierò e non dovrai mai più odiarmi un po'
Manca un metro da terra,che mi importa ora? era da tempo che aspettavo



- Questa è la prosa, di una canzone che sto scrivendo